Continuiamo il nostro viaggio attraverso gli 8 stadi dello yoga descritti da Patanjali: Asana e Pranayama
Asana
Asana significa postura, ed è il terzo degli otto stati descritti da Patanjali nello Yoga Sutra. Sono le Asana o posizioni fisiche, che rappresentano la base per la pratica dello Yoga assieme alla respirazione e alla concentrazione e meditazione.
Parte integrante del percorso yogi comprende quindi l’esecuzione di particolari posizioni del corpo che sono tradizionalmente correlate a certe attitudini mentali. 
Il significato originale di Asana è quindi una posizione in cui il praticante rimane e medita sull’infinità della sua natura. Le posture fisiche sono sicuramente l’aspetto dello Yoga che è più conosciuto in occidente, ma talora è anche il meno compreso nella sua interezza.
La pratica delle Asana infatti non mira solamente a benefici fisici, ma come spiegato Patanjali, coltiva uno stato meditativo profondo nel corpo, nella mente e nell’anima, in modo da raggiungere uno stato di armonia tra loro.
La pratica costante delle Asana serve quindi a sviluppare sia forza fisica che mentale, sia equilibrio che resistenza, per consentire una maggiore apertura e stabilità della mente, per uno stato di rilassamento e pace interiore.
Pranayama
Pranayama, quarto stadio dello Yoga, è il controllo ritmico e l’estensione del respiro secondo lo Yoga Sutra di Patanjali.
Tale controllo si attua durante quattro classiche fasi: inspirazione, pausa respiratoria dopo l’inspirazione, ispirazione, pausa respiratoria dopo l’espirazione.
La scelta e la pratica di alcuni tipi di respirazione – ritmiche, profonde o lente – rafforza il sistema respiratorio, calma il sistema nervoso e riduce la bramosia. La mente si libera e diventa mezzo adatto per la concentrazione.L’emotività influisce sul ritmo del respiro e lo trasforma in rapido, poco profondo incontrollato. Il controllo del respiro permette il controllo della mente. Dato che lo scopo dello Yoga e’ calmare e controllare la mente, lo yogi apprende la tecnica del pranayama per dominare il respiro, in modo da controllare i sensi, raggiungere così lo stato di concentrazone e disporsi per la meditazione.
Dunque Asana e Pranayama assieme costituiscono le fasi più “fisiche” di ogni pratica yoga, fondamentali e immediate per iniziare un percorso.
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