Cosa significa Hatha Yoga
Il termine Hatha Yoga deriva dalle parole sanscrite per sole e luna, a rappresentare un bilanciamento tra forze opposte. L’equilibrio nell’Hatha Yoga si concretizza tra forza e flessibilità, tra energia fisica e mentale, o tra respiro e corpo.
È spesso usato come termine generico per la pratica yoga di natura più tradizionale, anche classificato come yoga per principianti.
Per essere considerate Hatha, le lezioni devono includere un mix di asana (posture), pranayama (esercizi di respirazione) e meditazione, quindi anche altri tipi di yoga – come Iyengar, Ashtanga o Vinyasa – sono spesso tecnicamente considerati Hatha Yoga, pur caratterizzandosi per specifici aspetti .
A chi potrebbe piacere: chiunque cerchi una pratica equilibrata, completa o chi è alla ricerca di un tipo di yoga più dolce.
In cosa consiste
L’Hatha Yoga è formato da gruppi di pratiche, che sono chiamate asana, pranayama, mudra e bandha.
- ASANA
Le asana o posture vengono praticate per ottenere stabilità del corpo e della mente . Sono posizioni tramandate nei secoli dai maestri yogi, tendono a creare e mantenere un corpo elastico e tonico, in una condizione del corpo in cui si è in grado di regolare e armonizzare le varie funzioni degli organi interni. Le asana sono anche una pratica preliminare per la meditazione, infatti la stabilità e la coscienza di sè sono requisiti fondamentali per la meditazione.
- PRANAYAMA
Il pranayama è un insieme di tecniche di respirazione che aiutano a prendere coscienza dell’energia di cui il nostro corpo è carico, aumentano il prana (energia) e alla fine portano la mente alla consapevolezza (meditazione). Esistono tre gruppi di Pranayama: gli stimolanti, i tranquillizzanti e gli equilibranti.
- MUDRA
I mudra bloccano la dissipazione delle energie dalle parti distali del corpo come le dita, i piedi o la sommità della testa; garantire che le energie in uscita vengano riassorbite e preservate.
- BANDA
I bandha o serrature stimolano il risveglio dei vari centri psichici. Il loro scopo è bloccare i prana in luoghi specifici e reindirizzare le energie in reti all’interno del corpo umano esclusivamente per il risveglio spirituale. Esistono tre tipi di serrature: “Jalandhara” o chiusura del collo, “Uddiyana” o chiusura addominale e “Moola” o chiusura del perineo. L’uso dei bandha unisce l’energia bloccandola; poi rilasciando il bandha, l’energia viene distribuita.
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